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2 OTTOBRE 2006
L'argomento che ci accingeremo a trattare riguarda una segnalazione che ci è stata fatta da un Appassionato dell'Esplorazione Spaziale e di Marte. Lasciando stare
le esasperanti quanto ultradecennali diatribe intorno a Cydonia & C. questa volta ci concentreremo su alcuni frames NASA relativi alle missioni dei MER. Non si può
comunque negare che il fascino esercitato dalla suggestiva ipotesi relativa alla presenza di possibili tracce di vita indigena sul "pianeta rosso" sia irresistibile e forte.
Tale fascino è così coinvolgente che, se non tenuto debitamente sotto controllo, rischia di giocare brutti scherzi.
Potremmo essere indotti a “vedere” nelle immagini di Spirit e Opportunity elementi “anomali” simili a forme di vita fossili o non fossili sparpagliate qua e la nel terreno
oppure potremmo essere portati a “vedere” oggetti che, vagamente, ricordano arnesi vari (o parti d'essi) comunemente usati dall'uomo. Dal momento che il mestiere
di Anomaly Hunter è tutt'altro che semplice, va ricordato sempre di basare le proprie interpretazioni su quanti più frames possibili relativi alla stessa porzione di
terreno. Perchè? Perchè da una disamina accurata e critica del materiale, visto nel suo complesso, potrebbero emergere particolari davvero interessanti i quali,
probabilmente, non emergerebbero facilmente dalla disamina di un singolo fotogramma.
Naturalmente questa non vuole essere una critica atta a scoraggiare l'operato di ciascun Ricercatore: ognuno di noi è libero in definitiva di scegliere la strategia che
più preferisce e portarla avanti. In ogni caso, riportiamo la segnalazione che il nostro Amico Lettore ci ha fatto cortesemente pervenire, dopodiché cercheremo di
approfondire alcuni aspetti che, al di là delle opinioni personali, degli inevitabili consensi e/o dissensi, meritano maggior attenzione.
Fig. 1 (Sol 676) 2P186375730EFFAJQVP2264L5M1.JPG
Fig 2 (Sol 676) 2-186375861-6.JPG
Fig. 1: "Qui si possono vedere un teschio di animale (riquadro arancione), un oggetto che somiglia ad un ingranaggio (riquadro giallo), ma che potrebbe far pensare
anche ad una grossa mandibola. Per quello che si riesce a capire di sicuro non e una pietra; inoltre nei rimanenti riquadri vi si scorgono possibili somiglianze con
teschi umani".
Fig. 2: "Stessa foto ma a colori (*) e senza riquadri".
Fig. 3 (Sol 6772) 2P186027176EFFAJQVP2260L5M1.JPG
Fig. 4: 2P186027020RADAJQVP2260L256C1.jpg
Fig. 3: "Unico oggetto in questa foto troppo somigliante ad un teschio umano".
Fig. 4: "Stessa immagine a colori (*) e senza nessun riquadro".
Fig. 5: (Sol 653) 2P184332995EFFAIBMP2297L6M1.JPG
Fig. 6: 2-184332995-6.jpg
Fig. 5: "Qui [possiamo notare] una "pietra" che ricorda una testa fasciata tipo mummia. Avrei sorvolato su questa se non mostrasse una fila di denti dove dovrebbe
esserci la bocca".
Fig. 6: "Stessa immagine a colori (*) e senza nessun riquadro".
Fig. 7: (Sol 672)
2P186031373EFFAJQVP2261L5M1.JPG
Fig. 8: (sol 553) spirit 2-184333347-6.jpg
Fig. 7: "Qui a mio avviso si intravede un scheletro umano sdraiato sul fianco destro con colonna vertebrale, bacino e gambe".
Fig. 8: "Si può notare quello che sembra, ancora una volta, un teschio umano in pessime condizioni. Permane una dose di dubbio, ad essere onesti, ma è reso
interessante dai frammenti accanto [i quali sembrerebbero] un pezzo di mandibola con denti e quelle che assomigliano a vertebre".
Il nostro Lettore, con estrema correttezza, ci indica pure i relativi links dai quali ha estratto i frames qui commentati:
Fig. 1: http://mars.lyle.org/imagery/2P186375730EFFAJQVP2264L5M1.JPG.html
Fig. 2: http://mars.lyle.org/imagery/color/2-186375861-6.jpg
Fig. 3: http://mars.lyle.org/imagery/2P186027176EFFAJQVP2260L5M1.JPG.html
Fig. 4: http://www.lyle.org/~markoff/pds/256/2P186027020RADAJQVP2260L256C1.JPG
Fig. 5: http://mars.lyle.org/imagery/2P184332995EFFAIBMP2297L6M1.JPG.html
Fig. 6: http://mars.lyle.org/imagery/color/2-184332995-6.jpg
Fig. 7: http://mars.lyle.org/imagery/2P186031373EFFAJQVP2261L5M1.JPG.html
Fig. 8: http://www.lyle.org/mars/imagery/color/2-184333347-6.jpg
(*) NOTA di Pianeta Marte.net: : riguardo l'attendibilità dei colori riteniamo che essi siano "false colors".
Anzitutto facciamo i complimenti a questo Collaboratore per la sua acutezza visiva. L'analizzare i frames di Spirit e Opportunity allo scopo di individuare possibili
peculiarità di superficie richiede concentrazione e molta pazienza, e questo va apprezzato. Cosa possiamo aggiungere a proposito dei commenti del nostro Lettore?
Le implicazioni vanno ben oltre la presenza di "semplici" batteri o forme di vita "elementari" fossili. Se veramente ci trovassimo dinnanzi a frammenti di ossa umane
e/o di animali - per così dire - "evoluti" significherebbe che su Marte esistevano, a tutti gi effetti, condizioni ambientali e climatiche tali da permettere di respirare aria
e muoversi liberamente in superficie. Sebbene tale prospettiva sia affascinante ogni oltre immaginazione, non siamo in condizioni di offrire certezze indiscutibili.
Questo però non significa automaticamente che lo escludiamo in modo aprioristico! Perchè? Ebbene, consideriamo come in questi oltre 40 anni di esplorazione
marziana siano più volte cambiati molti assunti e punti di vista adottati nella Comunità Scientifica: prima dell'inizio dell'Era Spaziale (quindi la fine degli anni 50 del
XX secolo) l'opinione prevalente era un largo consenso alla possibile presenza di vegetazione (”primitiva”) sul pianeta rosso. Essa cadde drasticamente con l'arrivo
della Mariner 4 su Marte. Lo scetticismo, almeno in apparenza, crebbe ulteriormente con le missioni Viking 1 e 2, ma da metà circa degi anni 90 (missioni Pathfinder,
Mars Global Surveyor) si è lentamente risvegliato l’interesse verso le ipotesi di vita passata, diciamo pure remota. Cosa contribuì a tale apertura?
Ad esempio l’'utilizzo del telescopio Spaziale Hubble, il ritrovamento del famosissimo meteorite ALH 84001 (ritenuto essere un frammento di Marte) in Antartide e le
rilevazioni effettuate dalla Mars Odyssey, dalla Mars Express e dai MER. Oggi la Comunità Scientifica ammette che le condizioni adatte alla vita ci furono davvero,
ma circa 3,8 miliardi di anni fa (sebbene le opinioni talvolta non siano sempre concordi). Gi scienziati non negano più che esistette qualche forma di vita (seppure
allo stato elementare) e si rendono sempre più conto che l'acqua liquida in grandi quantità probabilmente non cessò propriamente miliardi di anni fa. Ecco un
esempio recentissimo:
Questo è il commento originale della NASA: "This MGS-MOC
image shows gullies and cracked and stressed gully apron
deposits in a South mid-Latitude crater. Gullies can also be
seen in the deep shadow on the North wall of the crater. These
gullies might have formed by the erosive action of liquid water,
sometime in the not-too-distant martian past".
E queste sono le coordinate della porzione di terreno fotografata
dalla Mars Global Surveyor:
Location near: 36,7° South; 206,2° West
Image width: ~3 Km (~1,9 mi)
Illumination from: upper left
Season: Southern Autumn
Riportiamo testualmente le parole di un ricercatore italiano a proposito della caption NASA: "attenzione a quello che la NASA ha scritto in sede di commento: adesso
il passato al quale fare riferimento per pensare ad acqua che scorre "allo stato liquido" su Marte non è più remoto (un miliardo di anni o giù di lì); adesso questo
passato è "...not too distant..." e cioè "passato prossimo". Ricordatevi, in futuro, di quello che stiamo scrivendo da mesi: un frame dopo l'altro ed una parola dopo
l'altra, la NASA si sta (lentamente ma) costantemente ridefinendo in chiave possibilista molte delle proprie posizioni (da anni più che consolidate) su molti
aspetti/enigmi del Pianeta Rosso. A quando l'ammissione di una "forma vitale" attuale, magari sotterranea?!?..."
E' proprio così! Ma non aspettiamoci clamori a breve termine. La Comunità Scientifica ha i suoi tempi, i suoi pragmatismi e i suoi radicati pregiudizi ideologici (in
parte giustificabili e accettabili). Consideriamo già una cosa molto buona questa graduale apertura e, stando così i fatti, significa che si stanno facendo i passi
necessari (sebbene alla velocità della lumaca) per prospettarci interessanti future "scoperte" (ergo cose presumibilmemnte conosciute dagli Addetti ai lavori NASA).
Pianeta Marte.net non condivide il clamore che c’è stato intorno al meteorite ALH 84001 per la semplice ragione che esso giace sul suolo terrestre da parecchie
migliaia d anni. In funzione di ciò è inevitabile che tale frammento abbia subito una sostanziale contaminazione da parte di batteri e altri elementi locali. La nostra
opinione è che la vita su Marte non andrebbe decantata sulla base di un frammento ormai diventato terrestre ("adottivo"), ma su perizie approfondite e ben studiate
"in loco"; ed è questo, almeno, ciò che si sta operando negli ultimi anni. La vita su Marte si dovrebbe cercare e confermare su Marte.
Diversamente, non potremo certo aspettarci che la Comunità Scientifica abbracci tesi simili alla nostra, secondo cui la massiccia presenza di acqua liquida e le
relative condizioni simili alla Terra cessarono nel ooro complesso circa 5000 anni fa; e non potremo nemmeno aspettarci di sentire commenti del tipo "quelle rocce
non sono rocce ma ossa", almeno non per ora.
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NOTA DI AGGIORNAMENTO AL 2011
E’ notevole, quanto lodevole, il fatto che nel corso degli anni diversi nostri Lettori si siano resi conto che su Marte potrebbe realmente esistere un “qualcosa” di reale,
inteso come biologico o di matrice biogenica, senza però eccedere in ipotesi forse un po’ troppo ardite e carenti di riferimenti d’analisi. Apprezziamo molto il buon
senso e la prudenza di tutti coloro che si sono avvicinati a Pianeta Marte.net proponendo le loro idee attenendosi abbastanza strettamente ai dati oggettivi in genere
disponibili al pubblico.
Le immagini segnalate da questo nostro vecchio Amico costituiscono senz’altro l’ennesimo tassello che si inquadera nel modello biogenico del dr. Alessio Feltri, il
quale ha quasi sempre ottenuto conferme dirette e indirette dallla stessa NASA ogni qualvolta sono stati rilasciati dati e comunicati ufficiali. Per quel che concerne la
possibilità che sulla superficie di Marte vi siano disseminati un po’ ovunque prodotti di matrice intelligente (sia umana che non umana), intesi come “resti” o sistemi
attivi ma non gestiti e controllati dalla Terra, ebbene l’opinione del Direttore di questo portale è la seguente: “non è da escludere in modo netto e dogmatico”.
Tuttavia l’ipotesi secondo cui qualcuno abbbia realizzato su Marte grossi edifici simili a quelli cerimoniali-religiosi terrestri non la condividiamo non tanto per ragioni
legate al timore di affrontare l’ignoto che si annida nell’inconscio collettivo, ma per “semplici” fattori puramente ambientali e legati alla forte e massiccia matrice
biologica che avvolge l’inteo pianeta. Infatti, probabilmente i futuri tentativi dell’uomo di insediarsi stabilmente su Marte potrebbero rivelarsi assai complicati e pieni
di insidie che ben poco hanno a che fare con i problemi tecnici prospettati dagli studi e dai progetti realizzati sulla base delle conoscenze generalmente accreduitate
dalla maggior parte degli scienziati di tutto il mondo.