Nel 1990 usciva nei cinema "Total Recall" (in italiano "Atto
di forza"). I diritti di Copyright del film e delle relative
immagini appartengono ai rispettivi Proprietari del materiale
stesso. Questo fotogramma � stato estratto, a titolo dimostrativo,
dal DVD originale.
Continuiamo la nostra interessante discussione tra cinematografia e
realt�. Durante il film � possibile vedere, ad un certo momento,
questo spettacolare panorama che evidenzierebbe l'ipotetica
diffusione della luce solare attraverso il sottile velo di polvere
sollevato dalla irrisoria atmosfera marziana. Come potete ben notare
la rappresentazione ben descrive ci� che tuttora viene insegnato dai
Vati dell'esplorazione spaziale: poich� l'aria � scarsissima la
luminosit� del giorno deve essere conseguentemente molto bassa.
Difficile stabilire se questo istante vorrebbe rappresentare l'alba,
il tramonto o altre ore del giorno marziano; fatto sta che ci
troviamo effettivamente davanti ad un pianeta molto buio. Eppure la
distanza di Marte dal Sole non supera mai i 250 milioni di km.
E'
vero che la luminosit� del giorno marziano � minore che sulla Terra:
la maggior distanza dal sole � inevitabilmente il motivo numero uno.
Ma la rappresentazione del film dipinge un pianeta troppo scuro,
come se distasse molto di pi� dal sole. Intanto per� lasciamo ancora
parlare quest'altro frame Viking e paragoniamolo con quello del
film. Purtroppo viene complicato affermare con assoluta certezza se
i colori del fotogramma NASA corrispondano ai veri colori del
paesaggio marziano, ma ci sono fondati motivi per ritenerlo
plausibilissimo.
Il
fotogramma originale riprende il crepuscolo (si direbbe che il
sole � ormai sceso parecchio sotto l'orizzonte). Dunque
dall'aspetto del cielo sembrerebbe che, nonostante l'evidente
abbondanza di polveri sottili in quota, esso sia immancabilmente
blu con una oscura patina grigia (vagamente rosa). Sulla Terra un
effetto analogo lo si pu� osservare a crepuscolo avanzato, quando
all'orizzonte si pu� notare una forte patina oscura di polveri
sottili mentre la notte avanza.
Ancora una volta � un "original frame" NASA a mettere pesantemente
in discussione l'interpretazione offerta dalla cinematografia.
Quindi chi � che racconta le bugie e le rende tanto reali da far
passare in secondo piano i fatti e le stesse conseguenze che le
leggi fisiche implicano sulla natura dell'ambiente
extraplanetario?
La
probabile risposta � che detta ricostruzione cinematografica �
stata basata sui fotogrammi colorati di rosso e fatti passare come
autentici. Bene, ma sono pi� veri quelli rossi o quelli, diciamo,
dall'aspetto terrestre?
Voi
cosa ne pensate?
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