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Il complottismo affrontato nella trasmissione
di Rete 4 "Sai xchè?"
Nel periodo estivo anche le maggiori TV nazionali si "riposano", così alcune trasmissioni già andate in onda nel normale palinsesto televisivo vengono riproposte in
altre fasce orarie. La sera del 31 luglio 2007 su Rete 4 (Mediaset) abbiamo potuto rivedere una puntata di "Sai xchè?" la quale rispondeva ad alcune fondamentali
domande relative al Programma Spaziale Apollo. Il tema principale ricadeva sul perchè ancor oggi le teorie dei complotti riscuotono un certo successo. Secondo
queste teorie il Programma Apollo fu una farsa a sfondo politico inscenata nei cinematografi. Ed ecco, in sintesi, i tre punti chiave della questione:
•
L'IGNORANZA
•
LA MALAFEDE
•
IL FASCINO CHE IL COMPLOTTISMO ESERCITA SULLA MENTE UMANA
L'ignoranza di coloro che non conoscono bene la Storia del programma spaziale americano; l'ignoranza frutto di una scarsa documentazione da parte di coloro che
non si sono meglio documentati per sfatare quegli interrogativi di (relativamente) facile comprensione. La malafede di coloro che, invece, pur conoscendo la Storia
e sapendo come si sono svolti i fatti dell'epoca (in particolare dal 1968 al 1972) hanno deliberatamente e volutamente messo in circolo false storie, infamanti e
meschine probabilmente per far soldi sulle spalle di altri, sia di coloro che vissero in prima persona le Missioni Spaziali che di tutti i potenziali "polli" che avrebbero
facilmente abboccato al laccio di questo ultradecennale malcostume.
Infine bisogna ammettere che questo tipo di complottismo esercita un notevole fascino nella mente umana. E' semplice da assimilare; non richiede sforzi mentali
particolari perchè lo si può "bere" passivamente; non richiede grandi fatiche per documentarsi e capire il come e il perchè delle cose, anzi meno si sa meglio è.
Basta solamente lasciarsi andare... Come ampiamente spiegato nel programma "Sai xchè?", le prove a favore dell'autenticità delle Missioni Apollo esistono e sono
più che abbondanti. Occorre avere solo un po' di volontà nel prenderle in esame. Citiamo un esempio semplice ed immediato trattato durante la trasmissione: le
immagini "troppo ben riuscite" dimostrano che furono scattate sulla Terra in un ambiente scenografico? No, perchè rispetto a quelle buone ve n'erano (anzi ve ne
sono) moltissime altre risultate poi sovra-esposte, troppo buie, sfocate ecc. ecc... Quindi potrebbero essere state tutte scattate sulla superficie lunare. Con questo
chiudiamo la questione "Missioni Apollo" ringraziando la Redazione di "Sai xchè?" a motivo dell'ottimo contributo offerto in difesa di una delle più spettacolari ed
avvincenti pagine della Storia dell'Uomo.
Che dire invece a proposito delle diatribe sulle presunte anomalie marziane e sui presunti "colori" di Marte? Fino a che punto rientrano nell'ambito del
cospirazionismo più classico? Volendo rispondere su due piedi, anche in questo ambito esiste il rischio di cadere in un tipo di complottismo pop. Occorre anzitutto
porre delle basi semplici da capire e poi fare qualche valutazione:
•
Le missioni per Marte sono state tutte vere e non inventate.
•
Quelle fallite sono effettivamente fallite e basta.
•
La documentazione fotografica e tecnica esiste. Diciamo che alcune informazioni sono un po' difficili da reperire di altre.
•
Esistono comunque numerose discrepanze ed incongruenze, ma questo non giustifica le grandi tesi di complotto.
Il complottismo "marziano" nasce prima di tutto da una cattiva visione di questi primi tre aspetti base. Se crediamo che le missioni per Marte siano inventate allora
tutto il resto dovrebbe essere automaticamente fasullo per cui dovremmo dedurre che alla NASA (o all'ESA) si lavora di fantasia e ci si guadagna lo stipendio
producendo capolavori di inganno, con effetti 3d simulati al computer. Ma quanta fantasia ci vorrebbe per inventare di sana pianta decenni di immagini fasulle?
Oltretutto è antieconomico, inutile e privo di alcun senso logico.
Dire che le missioni fallite siano state sabotate da Terra o da presunti "alieni"... beh, in mancanza di prove, forse sarebbe meglio tacere ed evitare di farsi delle
probabili figuracce! Mettiamoci piuttosto nei panni di eventuali finanziatori: certamente ci penseremmo ventidue volte prima di investire i nostri soldi su progetti i
quali ci porteranno, nel peggiore dei casi, a recuperare parte del danno grazie ad una polizza assicurativa. Tuttavia, è inutile rammentare il fatto che c'è gente la
quale se ne infischia delle figuracce, dal momento che le bufale potrebbero essere infine ben rimunerate con la produzione e diffusione di materiale attinente.Se
d'altro canto non siamo capaci noi stessi di trovare una determinata informazione o immagine, serve a ben poco accusare la NASA o l'ESA di essere un manipolo di
cospiratori. Di conseguenza, è più probabile che siamo noi a non essere in grado di fare approfondite ricerche. E questo, in linea di massima, vale anche per chi
scrive su questo portale. La legge è uguale per tutti.
Eppure molti Lettori sanno bene che in varie occasioni abbiamo espresso delle critiche, anche abbastanza rilevanti, a proposito di come viene presentato Marte. E'
vero. Ricordiamo però che la nostra critica non è frutto di mancanza di conoscenza e nemmeno di malafede. Sappiamo benissimo che ricevere segnali radio da
decine di milioni di km di distanza (con potenze media paragonabili a quelle di una lampadina) possono comportare talvolta la perdita di dati ed altri problemi.
Questo però non significa che dovremmo essere ingenui e bere altrettanto passivamente quanto ci viene proposto attraverso le cosiddette "vie ufficiali". In ogni caso,
e dal nostro punto di vista, le grandi congiure attuate dagli Americani (e/o da altri Paesi) per tenere le masse all'oscuro di chissà cosa hanno il netto sapore delle
chiacchiere da bar. A pensarci bene, non servirebbe nascondere qualcosa a coloro che già manifestano scarso interesse verso la conoscenza stessa dello Spazio.
Ma allora perchè anche in questo portale si punta molto il dito sulle immagini di Marte "troppo rosse"? Perchè il problema esiste. Negarlo è da ignoranti, offendersi è
pure da stupidi. Ovviamente è facile rimanere impressionati davanti ad un'immagine "in tinta rossa" che, dopo una ritoccata sulla Palette RGB, si trasforma in una
spettacolare foto "simil-terrestre". Se poi si leggono anche delle "toccanti" didascalie a commento il dramma si carica ulteriormente di tensione, e allora volano le
cospirazioni a gogò. L'errore tremendo sta proprio quando pensiamo di poter affrontare un tema delicato, e per nulla da prendere alla leggera, sulla base della
emotività e della suggestione. Il problema andrebbe studiato tecnicamente e metodicamente, possibilmente con la dovuta freddezza di spirito e un certo distacco
emotivo. Facciamo un esempio: alcuni ritengono che la NASA e l'ESA nascondano le prove dell'esistenza su Marte di tracce di intelligenza non-terrestre. Lo
dimostrerebbero le numerose immagini dove si notano presunte figure antropomorfe, figure ortogonali ecc. Ma questa affermazione rischia di creare una
contraddizione concettuale. Vi ricordate che ne parlammo tempo fa? Sarebbe davvero ingenuo e sciocco lasciarsi "sfuggire" delle prove tanto palesi se tali
dovrebbero invece restare "Top Secret". Giusto?
Attenzione: non stiamo affermando che su Marte non potrebbero esservi tracce di qualche intelligenza pregressa o attuale, anche perchè finora non sono state mai
portate prove definitive contro questa possibilità. Inoltre non è nemmeno possibile escludere a priori che anche solo una delle presunte figure regolari, ortogonali o
antropomorfe potrebbe in quale misura essere collegata a resti di un'antica presenza umana (umana = terrestre) su Marte. Dimostrarlo sarebbe senza dubbio la
soluzione ideale, ma è estremamente complicato. Così, il Lettore avrà la facoltà di comprendere che non si acquisiranno elementi probatori accusando la NASA e
l'ESA di cospirazioni varie. Piuttosto, la raccolta e la catalogazione e l'analisi di tutto ciò che la NASA e l'ESA rilasciano al pubblico sarebbe già un ottimo metodo
operativo.
Ed ora spendiamo due parole su questa
immagine.
Essa risale al 12 aprile 2005 e consiste in una
comparazione tra il deserto del sud in Marocco
(parte sinistra) e il terreno di Husband Hill su Marte.
Non si tratta certo di un'immagine nuova o
sconosciuta agli Appassionati.
Il dilemma è il seguente: sono immagini "taroccate"
o in veri colori naturali? La nostra opinione al
riguardo consiste nel ritenere i due fotogrammi in
linea di massima "non taroccati". Abbiamo in
entrambe le località un'elevata A.O. (opacità
atmosferica), cieli molto chiari (su Marte appare
sostanzialmente bianco con leggerissime
sfumature rosa ed azzurrine) e terreni ricchi di
"rocce" e sabbie tendenti all'arancio-marrome.
Per dimostrare che i fotogrammi sono abbastanza
realistici esiste un metodo relativamente semplice:
prendiamo come campione qualche immagine del
deserto del Marocco e confrontiamole con quella
scelta dal Personale NASA. Quale esito ci darà la
comparazione?
Le quattro immagini qui sopra sono state attinte dal sito di Andrea Marangoni che ringraziamo per la cortesia.
Ed ecco una serie di ulteriori immagini raccolte nel web che ci mostrano sempre il deserto del Shaara in Marocco:
Può darsi che, sia nel mosaico NASA che in quelle scattate a Terra, siano state operate un minimo di adattamenti cromatici, enfatizzazioni ecc... Tuttavia, riferendoci
al fotogramma mosaico NASA, possiamo riscontrare una larga compatibilità con le altre immagini qui sopra proposte. Inutile aggiungere ulteriori commenti. Sottoporre
il mosaico NASA ad un processing RGB senza almeno un minimo di riferimento comparativo ci avrebbe facilmente indotto a trarre una conclusione probabilmente
errata. Che dire? le similitudini tra Marte e la Terra sono impressionanti, molto più delle differenze. Noi su questo fatto non abbiamo mai avuto dubbi. Potete ben
constatare come le variazioni di temperatura, di ventilazione e di illuminazione solare possono produrre cieli azzurri e/o cieli rosati in entrambi i pianeti. Abbiamo
terreni ricchi di materiale ossidato anche sulla Terra, ma nulla di straordinario perchè l'ossigeno è un gas che lega facilmente con gli altri elementi chimici. Per nostra
fortuna, sulla Terra i processi di ossidazione vengono sempre compensati dalla vegetazione terrestre e da alcune forme di vita in mare; su Marte invece le cose si
ritiene stiano molto diversamente. L'opinione generalmente accreditata della Comunità Scientifica è che l'ossigeno prodotto dalla scissione delle molecole d'acqua
(ad opera del raggi UV) non venga compensato in modo efficiente. Da parte nostra abbiamo la netta sensazione che sul Pianeta Rosso qualcosa di importante stia
accadendo sotto i nostri occhi: un costante apporto di acqua ed ossigeno in bassa atmosfera, ad un tasso rilevante.
Ed ora, per la gioia di tutti gli Appassionati, i Ricercatori Indipendenti, i Complottisti e gli Anti-Complottiti vi proponiamo lo stesso simpatico giochino che la NASA si è
deliziata di regalare al Gentil Pubblico. Guardate un po'....
Uno è il deserto del Marocco e l'altro è Marte. Insomma: il fotogramma terrestre lo avete appena visto più sopra! Solo che ve lo abbiamo voluto riproporre accanto a
quello NASA relativo a Spirit giunto a Bonneville Crater durante il Sol 65. L'immagine NASA è stata offerta al Pubblico come "false color". Probabilmente qualcuno
ora batterà il pugno sul tavolo pensando che "qui gatta ci cova". Beh... dipende a quale corrente ideologica appartiene! Allora: è davvero una "false color" oppure è
un'immagine autentica spacciata per "false color"? La risposta al dilemma si può tranquillamente trovare su questo portale.