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MARS GALLERY |
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Abbiamo voluto dare spazio non solo alle nostre opinioni, ma anche a quelle, diciamo, pi� pragmatiche e in linea al pensiero "contrario". E lo faremo ancora. Infatti daremo spazio anche ad alcune importanti premesse e considerazioni dei Colleghi Lunexit. Ora per� � il momento di esprimere qualche nostra riflessione sui documenti tradotti ed inseriti nelle due precedenti pagine.
Ma quanto sono credibili le scuse addotte per quelle famigerate immagini diffuse dai media 30 anni fa? Notate: giungono le prime foto di Marte dalle Viking, vengono (con meritato orgoglio) presentate al Pubblico e, poche ore dopo, vengono rimpiazzate da presunte "correzioni in rosso" a motivo di incertezze sulla calibratura, perch� le ottiche si erano sporcate di polvere durante l'atterraggio e chiss� cos'altro... Va bene, ammettiamo che sia cos�. Allora parliamo di prassi scientifica e di pragmatismo. Prendiamo come primo esempio la Medicina: prima di mettere in commercio un farmaco, questo deve superare anni di sperimentazione e SOLO DOPO si immette sul mercato. Altro esempio: le Pubblicazioni Scientifiche. Quando si rendono pubblici determinati articoli nelle Riviste Specializzate (sia quelle disponibili nelle edicole che, sopratutto, quelle riservate agli Addetti ai Lavori) devono essere PRIMA approvati e, solo DOPO, verranno pubblicati. Questa � una collaudata prassi che si segue ormai da parecchi decenni (salvo eventuali dubbie eccezioni). Torniamo alle nostre fotografie Viking: dunque sarebbero state diffuse immagini errate e/o mal calibrate... Subito dopo scaturivano misteriosi "mea culpa"... e nel giro di poche ore sbucarono fuori le versioni "corrette in salsa rossa"! E questo lo chiamiamo comportamento professionale, degno di Persone di Scienza nonch� Paladini dell'Esplorazione Spaziale? Questo sarebbe pragmatismo scientifico? Triste doversi, e dover, porre interrogativi del genere; interrogativi che non fanno onore a nessuno... E che dire delle ottiche impolverate durante l'atterraggio? Vi proponiamo un esperimento: provate a sporcare i vetri di casa e dite cosa ci vedete attraverso. Oppure provate a sporcare le ottiche di un binocolo e dite cosa vedete. Scommettiamo che, a parte la peggiorata visione dovuta alle impurit�, vedrete comunque i colori e gli oggetti inquadrati correttamente e senza cambiamenti drastici? A meno che non gettiate fango o vernice... o applichiate lenti colorate e filtri polarizzanti...
Nonostante tutto, nel sito NASA dedicato alle Viking 1 e 2 non abbiamo riscontrato nulla di apprezzabile circa presunti problemi di polvere sulle telecamere. Semmai il contrario: leggiamo che le Viking iniziarono ad inviare immagini gi� pochi secondi dopo l'atterraggio (peraltro riuscito perfettamente)! Se qualcuno trovasse eventuali riferimenti specifici ci faccia sapere. Il sito NASA dedicato alle missioni Viking 1e 2 lo potrete reperire in modo semplice anche da PianetaMarte.net. La contraddizione arriva al suo culmine quando leggiamo che, se l'aria di Marte fosse completamente pulita dalle polveri, vedremmo il cielo blu. Ed infatti � vero. Ora torniamo un momento alla Terra. Su di essa l'aria non � mai completamente libera dalle polveri in sospensione, infatti sussistono permanentemente; eppure il cielo rimane basilarmente blu. Quindi non comprendiamo il perch� su Marte la situazione dovrebbe essere tanto forzatamente diversa. Inoltre, cosa vorrebbe significare che le future missioni potrebbero trovare un cielo dal colore diverso? Non sar� che qualcuno voglia giocare a "salviamoci le facce da potenziali figuracce"? Cos�, magari, davanti ad un paesaggio che non mostrasse le belle "monotinte rosse", un giorno sentiremo (o leggeremo) frasi del tipo: "Eh, ma noi ve lo avevamo detto che le cosa potevano essere diverse...". Soffermiamoci sul documento inserito nella pagina "orizzonte(2)". Questa � una trattazione molto ben curata, ricca e particolareggiata nei contenuti, che ci aiuta a comprendere i meccanismi alla base del colore del cielo. Ma non c'� "nulla di nuovo sotto il sole" perch� (unito al coro di altri Ricercatori) Pianeta Marte.net ne aveva gia parlato un anno e mezzo fa; poi ne aveva riparlato sulla Mars Gallery. Quindi tutto materiale validissimo che, tuttavia, non pu� essere addotto a prova della perenne presenza di polveri rosse in sospensione su Marte, tanto da tingere il cielo 24 ore su 24 (� proprio il caso di dirlo!). Al contrario, rileggiamo che: "Il colore del cielo marziano cambier� secondo le condizioni atmosferiche. Dovrebbe essere blu quando non ci sono state tempeste recenti, ma sar� comunque pi� scuro del cielo diurno terrestre a causa dell'atmosfera pi� rarefatta di Marte". Ma non avevamo letto che Marte ha una copertura permanente di polveri rosse-narroni-gialle-rosa ecc...? Capito come si fa scienza, divulgazione e, sopratutto, a che livelli di grande professionalit�?
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