Lo
Scenario di Velikovsky/Ackerman - Catastrofismo
Lo
scenario seguente è il prodotto netto del mio lavoro.
Riassume la sequenza intera di avvenimenti interpretati
dal mito antico in chiave scientifica. Partendo da che la
scienza planetaria fu sviata da un giovane astronomo al
quanto ambizioso (Carl Sagan) che, incitato dall'offerta
di Harlow Shapely, attaccò con viziosità il libro di
Immanuel Velikovsky (mondi in collisione), una trattazione
che offriva una nuova visione (probabilmente corretta)
circa la storia del sistema solare. Le interpretazioni
attualmente accettate dei dati, scritte sulla maggior
parte dei libri dedicati al sistema solare, sono
ipotetiche, ma descritte praticamente come fatti. Tutte
sono basate sull'idea sbagliata che, poichè il sistema
solare è stato stabile per gli ultimi 2.000 anni, sarebbe
rimasto invariato similmente per 4.5 miliardi di anni.
Il
mio scenario di caos planetario recente è una storia cosí
sorprendente che è difficile per la maggior parte delle
persone da accettare, ma sono completamente convinto che
sia vero. È
particolarmente difficile per i discepoli di Carl Sagan da
accettare, perché sono stati addestrati a credere che
c’è soltanto una risposta a un problema, e che hanno
quella risposta. Quelli con un più approfondito
intendimento, particolarmente con una conoscenza dei
classici e della mitologia, che hanno una base più larga
di vedute, in genere tendono a essere più accorti nel
valutare e accettare quegli aspetti misteriosi degli
scritti antichi, in realtà non completamente capiti
dall'uomo moderno.
Il
Dryas Superiore - La Cattura della Luna?
Circa
11.640 anni fa, due avvenimenti catastrofici sono accaduti
che, credo, abbiano modificato profondamente il sistema
della Terra. Basato su prove evidenziate da Velikovsky,
questo paio di avvenimenti hanno causato due
capovolgimenti della litosfera. . Questi hanno segnato
l'inizio di una metamorfosi importante della Terra.
Suggeriamo che i due avvenimenti, separati da 1300 anni,
abbiano delineato il più Giovane periodo di Dryas, il
Preboreal a più Giovane (o Superiore) Dryas (il PB/YD) la
transizione, e la transizione di YD/Holocene,
che erano gli incontri finali che hanno marcato la
cattura della Luna nella sua orbita attuale intorno la
Terra. Questi due passi finali della Luna hanno esercitato
una torsione sufficiente sulla porzione esteriore, rigida
della Terra, la litosfera, tale da capovolgerla. Questi
capovolgimenti sono il risultato dalle forze della marea
sul rigonfiamento equatoriale e sul complesso
Tibetano-Himalayano che venne in primo luogo sollevato a
quel tempo. Ciascuno di questi passaggi ravvicinati
determinarono lo spostamento dell’asse di rotazione
della litosfera, su cui viviamo, di circa 180 gradi. Tutto
ciò ha significato, dopo il primo incontro, che il Sole
sorgeva a ovest e tramontava ad est. Il secondo incontro
ravvicinato, simile al primo, restituì ala litosfera il
suo orientamento originale.
È
possibile che durante il periodo di circa 1000 anni
(Giovane Dryas), la Luna ha avuto un numero di incontri
meno traumatici, che, sebbene non abbiano sconvolto la
Terra, ciascuno ha fatto consumare un ammontare
significativo dell'energia orbitale lunare. L'effetto
netto di questa sequenza di incontri era la cattura della
Luna nella sua orbita attuale della Terra.
Sebbene
gli specialisti in astrodinamica non hanno mai considerato
questo meccanismo, riteniamo che lo 'scivolare' della
litosfera relativa al nucleo solido della Terra ha fornito
il 'il dispersore di energia' che ha reso possibile la
cattura. Lo slittamento chiamato in causa in questo
scenario è possibile perché il nucleo centrale solido è
separato dalla litosfera da parecchie migliaia di
chilometri di ferro liquido, contenuti nel nucleo esterno.
Questi avvenimenti erano estremamente distruttivi, e
causarono l'estinzione di centinaia di specie animali,
molte delle quali in America del nord. Ma, come risultato
di questa cattura, il clima della Terra è stato
stabilizzato in una maniera tale da impedire variazioni
radicali di temperatura, caratteristiche tipiche del clima
prima di quel tempo, cioè le ere glaciali ed
interstiziale. I centri di ghiaccio di Groelandia mostrano
inequivocabilmente il cambiamento di clima profondo che è
accaduto a quella data. (1)
Questi
incontri antichi hanno iniziato il sollevamento del
complesso dell'Himalaya-Tibetano, che era già instabile
in virtù dell'impatto tra la zolla indiana e la zolla
Asiatica. Molti geologi, addestrati nelle loro concezioni
evoluzionistiche, credono che questo sviluppo abbia avuto
luogo un pollice alla volta, e quindi debba aver richiesto
almeno due milioni di anni. Sosteniamo invece che ciò
abbia avuto origine come risultato degli incontri
ravvicinati con la Luna e successivamente con
proto-Venere. Il sollevamento di questa regione massiccia
ha avuto un effetto profondo sulle interazioni successive
tra Priori-Marte e la Terra.
Il
Sistema Solare Pre-Vedico
Prima
di 4000 A.C. (fino a 6000 anni fa) esistevano soltanto due
pianeti terrestri, che chiamo priori-Marte e la Terra.
Mercurio e Venere non erano presenti nel sistema solare.
Priori-Marte, il più antico del due, avente circa 800
milioni di anni, era in un'orbita simile a quella di
Venere oggi. Possedeva un'atmosfera nettamente densa,
molta acqua sulla superficie, la pioggia, e moltissime
forme di vita simili a quelle presenti sulla Terra. Il
pianeta intero era coperto con la vegetazione.
Giove
era un calmo e bluastro pianeta di ghiaccio, simile a
Urano e Nettuno come attualmente mostrato nelle fotografie
del Voyager (NASA. Saturno era il pianeta più luminoso
nel cielo, grazie al suo stravagante sistema di anelli,
risultato di materiale espulso precedentemente
nello spazio da un grande impatto alcuni millenni prima.
Urano e Nettuno inoltre esistevano ma non potevano essere
visti ad occhio nudo.
La
Terra era in un'orbita simile a quella attuale, ma non era
proprio come il pianeta che conosciamo oggi. Non ha avuto
altrettanto ossigeno nella sua atmosfera come adesso. Gli
oceani avevano raggiunto soltanto i margini delle
piattaforme continentali ed il Mediterraneo era suddiviso
in alcuni bacini d’acqua chiusi, come fossero grandi laghi. La specie di esseri
Neolitici, sviluppati dalle forme più basse di ominidi da
milioni di anni, pascolavano greggi, praticavano una forma
di agricoltura, possedevano modesti ripari e fabbricavano
attrezzi fatti di Bronzo. Comunque, benché 4.000 BC, noi
(Homo Sapiens Sapiens) non
esistevamo ancora. (2)
Il
Periodo Vedico Inizia - gli Incontri con Proto-Venere
Circa
6.000 anni fa un 'viaggiatore' massiccio galattico è
entrato nel nostro sistema solare ad alta velocità. Esso
colpì violentemente Giove, allora un calmo pianeta di
ghiaccio dal colore bluastro. L’impatto rilasciò un
potenziale di almeno 1043 ergs. Esso sprofondò giù nella
superficie ghiacciata di Giove (ritenuto essere un pianeta
di idrogeno gassoso, nonché di altri elementi) provocando
l’evaporazione di una grande massa di materiale, che era
però equivalente a parecchie volte la massa di Venere
oggi. Questa massa di materiale evaporato ha rimbalzato
nello spazio attraverso il tunnel atmosferico creato
dall'impatto. La nuvola di plasma risultante era migliaia
di volte il volume di Giove e brillava di un colore
dorato. La maggior parte di questa massa ha rimbalzato con
velocità cosí elevata che è sfuggito la forza
gravitazionale di Giove, inserendosi quindi in un'orbita
eccentrica intorno il Sole. La massa ha iniziato a
contrarsi rapidamente a causa della propria attrazione
gravitazionale su se stessa. Il suo potenziale
gravitazionale è stato convertito in energia termica
facendo riscaldare il corpo in formazione e convergendo
gli atomi che si scontravano. Nacque un oggetto simile ad
una stella o proto-pianeta, con una temperatura sopra
10.000 Kelvin. Questa era la nascita di proto-Venere.
La
sua orbita iniziale aveva un perielio che lo portava più
vicino al Sole rispetto alla distanza attuale di Venere
dal Sole, mentre il suo afelio era vicino a Giove, il suo
punto di origine. Il suo periodo iniziale orbitale era
approssimativamente di
cinque anni ed attraversava le orbite della Terra e
precedente-Marte. La grande
energia gravitazionale della sua orbita eccentrica
fu rapidamente convertita per effetto termico, dovuto
principalmente alle interazioni col Sole al perielio. Due
meccanismi erano attivi in questo processo: le forze di
marea hanno alterato molto la sua forma e causato
movimenti caotici nella sua struttura fluida interna. Le
forze elettromagnetiche, inoltre, dovute all'interazione
della materia ionizzata
del proto-pianeta col campo magnetico del Sole,
hanno convertito moltissima della sua energia orbitale
sotto forma di calore interno. Così il calore si
accumulava ogni volta ripetutamente ad ogni passaggio nel
perielio, aumentando la sua temperatura sopra i 10.000
gradi kelvin. Questo è il risultato nella riduzione
rapida della sua eccentricità orbitale ed è un esempio
di come, in talune circostanze peraltro rare, le forze
elettromagnetiche sono diventate significative
nell'astrodinamica.
Le
elevate temperature provocarono un grande volume di gas
volatili al quanto leggeri che tendevano ad essere
dispersi nello spazio. Così lo stesso processo di
convertire l'energia orbitale in calore ha provocato
velocemente l’aumento della relativa densità media da 1
g/cm3, caratteristico del materiale prima della relativa
espulsione da Giove, ad oltre a 5 g/cm3, caratteristici di
un pianeta terrestre. Ciò è come tutti i pianeti
terrestri sono formati. Il bello di questo processo è che
anche se gli atomi leggeri volatili, quali idrogeno ed
ossigeno, inizialmente sono persi nello spazio, possono
rimanere invisibili nel sistema solare interno e venire
catturati dal proto-pianeta quando si raffredda o dai più
vecchi pianeti esistenti come la Terra. Ciò elimina il
processo, attualmente comunemente accettato, che tutta
l'acqua su tutti i pianeti terrestri sia dovuta
all’impatto di miliardi d comete
Proto-Venere
ha avuto moltissimi incontri ravvicinati con
precedente-Marte perché il suo perielio era vicino al
raggio orbitale di precedente-Marte. Il risultato netto di
questi incontri era di allontanare quest'ultimo dalla sua
orbita antica interna, ad una più grande e più esterna,
in quanto i due pianeti si sono scambiati energia
orbitale. La combinazione degli incontri con
precedente-Marte e (con sempre maggior ritardo) verso il
Sole ha ridotto l'eccentricità di proto-Venere
rapidamente al punto che ha raggiunto pressappoco la
vicinanza dell’orbita terrestre in meno di cinquanta
anni. Allo stesso tempo il raggio orbitale di
precedente-Marte è stato allargato verso l’esterno,
portandolo più vicino alla Terra; quindi i loro incontri
produssero una spaventosa serie di eventi che includevano
anche il continuo tremare della Terra.
Durante
questo periodo di 50 anni nei quali il caldissimo
proto-Venere è passato vicinissimo alla Terra in due
occasioni, con soltanto alcuni raggi planetari che li
separavano, ci fu qualche “bruciacchiatura” in una
frazione significativa della superficie terrestre. In più,
le forze di marea agirono rigonfiando la parte equatoriale e sul complesso dell'Himalaya, esercitando una
torsione impulsiva sulla litosfera terrestre, che, in meno
di un giorno subì un capovolgimento totale nella
rotazione, senza però ridurre il suo tasso di rotazione
medesima. Il nucleo solido
della Terra, isolata dalla litosfera da parecchie mgliaia
di km di ferro liquido, ha continuato a ruotare nello
stesso senso. Chiunque avesse potuto osservare, avrebbe
visto il Sole sorgere a ovest e tramontare a est. Ma entro
poche decadi, allorché
che proto-Venere è ritornato, la Terra subì
nuovamente lo stesso effetto che ripristinò la normale
rotazione
Durante
il primo passaggio ravvicinato proto-Venere ha
bruciacchiato la terra attraverso l'Africa del nord, Medio
Oriente e l'India del Nord, bruciando tutto nel suo
relativo percorso. Il calore era così grande lungo questo
percorso che tutto il materiale organico è stato
cancellato, generando i deserti grandi che ora esistono in
queste zone. Tutti i vulcani della terra sono esplosi in
grandi eruzioni. Il
fiume del Nilo è stato completamente asciugato. Questi
due sconvolgimenti della litosfera erano simili a quelli
che contrassegnano il Dryas più giovane. Hanno causato
onde di marea alte chilometri che invasero interi
continenti, Enormi massi di terra sospinti uccidesero la
maggior parte di gente e animali neolitici e lasciando le
zone depresse riempite d’acqua e argilla trascinate
dalle profondità degli oceani. Tra i risultati di questo
incontro catastrofico ci fu l’inversione del senso di
rotazione apparente delle stelle. E’ probabile che in
molte culture questi eventi furono inglobati nei concetti
della Creazione 'di nuovo cielo 'o 'di nuovo sole.'
Poco
dopo questo periodo, un'interazione peraltro complessa fra
i tre pianeti è accaduta, ovvero precedente-Marte e
proto-Venere, in prossimità della Terra. Come risultato
di quest'incontro, l'energia orbitale fu sufficiente da
essere trasferita a precedente-Marte, che venne per la
prima volta immesso in un'orbita oltre quella della Terra.
La stessa interazione ha ridotto ulteriormente il raggio
orbitale di proto-Venere, come dettato dal principio di
conservazione di energia, in modo che da allora rimase in
una orbita vicinissima alla Terra, ponendo fine
alla fase più distruttiva di ciò che definiamo il
periodo Vedico. In quest'orbita eccentrica, proto-Venere
si avvicinava pericolosamente alla Terra ogni 14-15 anni circa, dovuti alla corrispondenza del suo afelio alle
congiunzioni inferiori (gli allineamenti con la Terra ed
il Sole).
Proto-Venere,
caldissimo, rimase in quest'orbita per circa 3000 anni
divenendo uno spettacolo imponente alla vista, allorché
si avvicinava alla Terra. Esso scintillava tuttavia di un colore rosso acuto, ma con un
alone atmosferico blu acquisita da precedente-Marte, nonchè
dai gas esalati dal suo super-caldo interno; inoltre
possedeva una specie di coda di cometa dovuta alla perdita
di zolfo caldo nello spazio. La risonanza tra i tre
planeti era tale che proto-Venere e precedente-Marte
entrambi si avvicinavano alla Terra ogni quindici anni. A
quel tempo la
forza di marea di proto-Venere, al quanto potente, ha
causato in modo alternato, la cattura e quindici anni
dopo, la liberazione di precedente-Marte, un ciclo che si
ripetè per più di tre mila anni.
L’incontro
con precedente-Marte
Chi
mai avrebbe potuto oggi concepire nella propria mente tali
incontri planetari? Ne Velikovsky e ne tanto meno gli
scrittori e registi di fantascienza moderni! Nonostante
tutto precedente-Marte fu catturato in un'orbita
geosincrona dalla potente forza di marea terrestre
posizionandosi sopra il complesso dell’Himalaya,
volgendo verso la Terra il suo polo nord. I due pianeti
orbitavano effettivamente nel loro centro comune di massa,
come quando una coppia di ballerini sul ghiaccio girano
sul loro centro di gravità. Questo periodo di rivoluzione
ha definito la lunghezza di un giorno, che, a causa del
momento più grande di inerzia dell’accoppiamento, è
diventato 360 giorni per l'anno.
Su
ogni cattura l’asse di rotazione di entrambi i pianeti
tendevano a modificarsi.
Allorchè precedente-Marte si avvicinava, il suo
asse di rotazione si stringeva intorno al suo orientamento
normale, approssimativamente parallelo a quello della
Terra, fino al suo polo nord che era orientato
direttamente verso il nostro pianeta. Questo Tale concetto
difficilmente è compreso dagli scienziati, ma è basato sui sani principi della fisica. La coppia di torsione
è stata causata dalla forza di marea terrestre, agendo su
una grande massa anomala vicino all'equatore di
precedente-Marte, che è adesso conosciuto come il
Rigonfiameneto di Tharsis. Questa caratteristica era molto
più pronunciata durante il periodo Vedico, dovuto
primariamente alle interazioni con proto-Venere. La forza
della marea su questa massa sollevata continuava a
stringere l'asse
di rotazione di precedente-Marte nel senso del centro
della Terra ad ogni parte tutte le volte che si verificava
questa danza planetaria. Il movimento risultante è stato
visibile agli osservatori sulla Terra come un disco
planetario vacillante avente un diametro venti volte più
grande di quello della Luna, girando lentamente nel suo
asse una volta al giorno. L'emisfero nord del più grande
precedente-Marte, distava soltanto 35.000 chilometri sopra
l'Himalaya. In un inno Veda di Attrezzatura, la Terra e
precedente-Marte sono descritti come l'essere due ruote
unite alle parti opposte di un asse invisibile. In un
altro l'autore si domanda ciò che evita ad esso dal
cadere sulla Terra.
Comunque,
normalmente, il complesso Tibetano dell’Himalaya è 30
gradi a nord dell'equatore. Ma quando precedente-Marte fu
catturato e ancorato dalla forza di marea sopra questo
complesso, ha forzato l'asse di rotazione della litosfera
della Terra per emigrare di trenta gradi, in modo che il
collegamento di marea era su un equatore nuovo temporaneo.
Come indicato sopra, nel caso degli incontri di
proto-Venere, la litosfera è libera di ruotare
indipendentemente del nucleo solido interno. Come
risultato di questo trenta gradi di spostamento, il polo
nord della Terra temporaneamente, durante ciascuno degli
incontri durante la “danza planetaria”, si è
trasferito alla Baia di Hudson, in America del nord.
Quando precedente-Marte si distaccava ogni quattordici
anni, l'asse ritornava alla sua posizione attuale. Facendo
riferimento ai miti Indù letteralmente, vi furono cento
di tali incontri durante il periodo Vedico.
L'anomalo
movimento apparente del Sole e delle stelle viene
raccontato in molte culture, accadute ai tempi di
transizione, sia quando precedente-Marte era catturato o
era rilasciato. Alcuni di queste persone potrebbero
comunque non aver mai visto precedente-Marte, perché
poteva avvicinarsi dal lato di Sole, o essere coperto
dalle nuvole o perché essi vivevano sull'altro lato della
Terra. Queste accelerazioni apparenti o questi ritardi del
Sole erano dovuti al riordinamento dell'asse di rotazione
della litosfera su cui viviamo. Questo processo ha
coinvolto una relativamente piccola dissipazione di
energia, perché il tasso di rotazione della Terra non è
mai cambiato significativamente.
Sembra
dapprima da considerare che un corpo cosí massiccio come
precedente-Marte, ruotando intorno alla Terra, avrebbe una
volta al giorno prodotto degli effetti traumatici sul
nostro pianeta, ma non era questo il caso. Sebbene le
maree degli oceano alzate su entrambi i pianeti fossero
enormi, le loro orbite e le rotazioni sono state orientate
in tale maniera che, una volta stabilizzate, sarebbero
divenute fisse. Poiché precedente-Marte era in un'orbita
geosincrona la marea sulla Terra non ha spazzato intorno
al pianeta una volta al giorno, come le maree dovute al
Sole e alla Luna. Tenendo conto che il polo nord di
precedente-Marte era rivolto continuamente verso la Terra,
la sua marea è rimasta fissa in asse. Questa
configurazione, una volta stabilizzata, provocava una
dissipazione di energia minima, e quindi relativamente
quiescente. La natura favorisce tali configurazioni. Il più
grande trauma per la Terra è accaduto durante la cattura
e la liberazione del due pianeti, sotto gli auspici del
vicino proto-Venere, che puntualmente provocava tra
l’altro dei terremoti continui.
C’è
una nozione ricorrente nei miti di molte culture antiche
che la Luna è un grande specchio e che le regioni
montuose chiare ed i mari scuri sono nelle riflessioni di
realtà continentali e oceaniche terrestri. L'idea è
attribuita a volte a Aristotele, ma un tale concetto
sembra essere presente anche negli scritti di Omero,
datando all'ottavo secolo A.C. Nel XIX secolo Alexander
von Humboldt ha incontrato il concetto di specchio a
Isfahan, Persia. Certo non questo è vero della Luna, ma
crediamo ci fosse un precedente valido per quest'idea. È
abbastanza possibile che quando il mare fu sollevato della
marea della Terra su
precedente-Marte, potrebbe aver agito come uno
specchio e quindi le persone di allora (periodo Vedico)
potrebbero essere state in grado di vedere un'immagine
piccola della Terra in quel mare perché ha formato uno
specchio convesso nello spazio. La visibilità di
quest'immagine sarebbe dipesa dalla luminosità del nostro
cielo, se il lato della Terra verso precedente-Marte fosse
stato illuminato, e se la superficie di precedente-Marte
era nell'oscurità. Poche generazioni dopo
precedente-Marte, allorché si allontanò dalla Terra, la
vera natura del motivo di tale fenomeno di riflessione
venne apparentemente dimenticato e la spiegazione migliore
per il corpo celeste fu applicata ala la Luna. Così la
stupenda immagine della Terra vista dallo spazio
raccontataci dagli astronauti delle missioni Apollo
potrebbe non essere stata la prima descrizione, o immagine
vista da un contesto esterno
La
forza della marea della Terra ha causato una serie di
eruzioni forti nell'emisfero del nord e la pressione
ridotta ha causato la fusione di roccia nel sottosuolo.
Questo è stato gradualmente disegnato attraverso
innumerevole incrinature dapprima apparse entro l'Oceanis Borealis. Questo
era il Vedico ‘uovo dorato' nel mezzo delle acque, la
prima manifestazione del grande Brahma (descritto nei miti
come divinità). Gradualmente l'eruzione è aumentata
attraverso le acque ed è diventata una fontana di lava
che ha ottenuto alla fine un'altitudine di 1000
chilometri. Questo è stato reso possibile dall'indurire
di milioni di tubi di lava verticali che sono stato
sostenuti in grande misura dalla forza di marea terrestre.
Sette grandi vulcani, denominati i sette santi rishis (i
preti) nella scienza di Vedic, sono sorti e accresciuti
anche durante ogni incontro. La riapparizione di queste
caratteristiche, queste divinità considerate, era
l'origine della nozione di reincarnazione in tutte le
religioni antiche orientali. Quando i due pianeti
reciprocamente orbitando, passavano attraverso gli
allineamenti con la Luna, il Sole e la Luna combinati con
proto-Venere alla congiunzione inferiore, allora
precedente-Marte è stato sconvolto nel suo interno ed i grandi corpi caldi grandi circa venti chilometri, sono
stato espulsi, trasportando con se le grandi tempeste di
rocce di superficie più piccole, la polvere rossa, ed i
gas atmosferici, disperdendo l'acqua nello spazio. La
maggior parte dei gas atmosferici e l'acqua sarebbero
caduti sulla Terra nell’arco di oltre 3.000 anni del
periodo Vedico, ed hanno prodotto radicali cambiamenti
facendo arricchire la Terra come non immagineremmo oggi. I
grandi corpi sono diventati gli Asteroidi prossimi alla
Terra e comete di periodo breve, come Borrelly, che ha
sorpreso degli scienziati perché è soprattutto roccia
estremamente simile a quella del Monte Everest, con una
piccola quantità di vapore espulso da pochi sbocchi.
Questi
avvenimenti sono stato ripetuti in maniera cosí uniforme
che gli inni Veda hanno diviso specificatamente ogni
incontro in quattro 'kalpas' diminuendone gradualmente la
lunghezza, descrivendo la progressione di avvenimenti da
un a un altro nei più piccoli dettagli. I kalpas diversi
sono stato principalmente caratterizzati dalla natura dei
corpi che sono stato espulsi nello spazio dall'interno di
precedente-Marte in ogni periodo. È dichiarato in molti
casi che la stessa progressione di avvenimenti è stato
ripetuta durante ogni incontro. Come risultato di queste
convulsioni e la forza continua di marea della Terra che
hanno punteggiate, precedente-Marte ha deviato sempre più
da una forma sferica - formando una forma che ha
assomigliato alla testa di un leone o più ancora
come la testa di un faraone, con la sua
acconciatura caratteristica, formata dal ferro liquido del
suo nucleo esterno, estendendo sia il lato della testa e
la barba stilizzata, che ha rappresentato la grande
fontana di lava ardendo. Il ferro liquido del nucleo era
la fonte di tutte le meteoriti di ferro. Queste
distorsioni possono cambiare i momenti di inerzia di
precedente-Marte fino a che la quantità di moto angolare
della relativa rotazione ed il giro intorno alla Terra non
siano stati incompatibili, inducendo l'incontro (la danza
planetaria) a diventare instabile appena vicino il periodo
della congiunzione favorevole seguente di proto-Venere,
che li ha indotti a liberarsi.
L'inondazione
sulla Terra
Le
transizioni legate a queste danze planetarie sono state
accompagnate da attività continua di terremoti perché le
forze di marea impiegate sulle varie zolle continentali
tendevano a tirare orizzontalmente o spingere le zolle
stesse. In quei giorni i terremoti venivano presi per
scontato. L'effetto più notevole, specialmente nel
Mediterraneo, Medio Oriente e la valle di Indus (dove una
grande frazione della popolazione antica ha vissuto), era
l’inondazione di marea ai tempi della cattura ed il
rilascio di precedente-Marte. La relativa massa coinvolta
era circa 0.16 volte rispetto a quella della terra e il
relativo nucleo si era avvicinato a quello terrestre fino
a 44.000 chilometri di distanza. Come risultato, ha
prodotto una marea enorme dell'oceano, circa 5000 piedi,
che inondò l'India del Nord. Ma era diversa delle maree
sperimentiamo oggi che spazzano intorno al globo mentre
ruota: questa marea infatti era fissa per quindici anni
alla volta. Ciò ha cambiato radicalmente il livello del
mare intorno alla Terra, sollevando in India del Nord ed
abbassando in una fascia circolare concentrata sull'Himalaya.
Come risultato, la profondità dell'oceano è stata
notevolmente ridotta in una fascia che ha incluso il nord
artico del mare dell'Asia, il mare di Bering, il Pacifico
occidentale, l'Indonesia, l'Australia del Nord, il
litorale africano orientale, il mar Rosso ed il mare
Mediterraneo
Il
flusso delle acque ai loro nuovi livelli di marea è stato
condizionato dalla topografia locale entro certi limiti.
Ma all'inizio di ogni danza planetaria il bacino
Mediterraneo veniva ridisegnato attraverso il Sahara del
Nord e veniva inondato fino al centro dell'Egitto, di
Cairo e della pianura di Giza, con un livello di 50 metri
d’acqua. Il Mediterraneo usciva anche attraverso il mare
Rosso e circolato sul Negeb, sulla Palestina e su
ulteriore nord, attraverso la valle di Jesreel con
Mesopotamia all'interno della valle del Tigri e
dell’Eufrate fino al mare. Questa fenomenologia ha
impiegato, tutt'al più, pochi giorni e le nuove linee
costiere derivate
dalla presenza di precedente-Marte rimasero stazionarie
per la durata di ogni incontro. Le zone coinvolte lungo
questi corsi sono rimasto allagate per i mesi o gli anni
dopo ogni inondazione.
Durante
queste danze planetarie, il Mediterraneo ed il Mar Rosso
venivano quasi completamente
vuotati, e qualunque acqua residua fosse rimasta evaporava
durante i quindici anni dell’incontro. La prova di
questo viene dagli strati multipli da evaporazione che
copre il fondo del Mediterraneo e del Mar Rosso. La data
delle cosiddette “Crisi di Salinità di Messinian”,
come le chiamano i geologi, è fondamentalmente errata;
inoltre non possono mai immaginare ciò che ha causato
questi completi disseccamenti di tanto volume d’acqua.
Similmente, l'inondazione di India del nord a
un'altitudine di 5000 piedi è provata dai depositi di
Siwalik nel foothills dell'Himalaya, che comprende i resti
di milioni di animali di livello del mare, come
l'Ippopotamo. (3)
L’inondazione
in questo tipo di scenario era più complessa del semplice
muoversi delle acque in avanti e indietro dovuto
all'arrivo e la partenza di precedente-Marte. Durante il
periodo Vedico, c’era un afflusso voluminoso di acqua da
precedente-Marte - 'il diluvio dal cielo.' Molta di questa
è caduta inizialmente nel complesso Tibetano-Himalayano
che fu raccolta in grandi laghi nelle alte valli delle
montagne. Questi hanno rotto il loro contenimento e
catastroficamente hanno tagliato i cinque canali del
grandi fiumi attraverso l'Himalaya nei giorni o nelle
settimane. Una possibile convincente prova di questo si
trova nel fatto che le sorgenti di tutti e cinque i fiumi
provengono dalla vicinanza del Mt. Sacro
Kailas, denominata dai tibetani, 'la casa di Indra
sulla Terra.' L'aumento nei livelli del mare dovuto a
questo afflusso è difficile da accedere perché un
aumento grande di massa negli oceani può comprimere
semplicemente il fondo dell'oceano e non essere evidente
mentre il livello di mare cambia. Gli aumenti del livello
di mare del passato geologico recente sono valutati a
circa 150 metri, ma questo è attribuito alla fusione dei
ghiacciai dell’era glaciale.
Alla
cessazione di ogni incontro al quindicesimo anno, un
avvenimento sorprendente accadeva, che era probabilmente
cruciale. Il nucleo di ferro solido di precedente-Marte
appariva attraverso una grande frattura, che dovrebbe
corrispondere al gran canyon della Valles Marineris.
Questo era probabilmente l'apertura attraverso cui il
ferro liquido dal nucleo esteriore era uscito presto
prima. Esso apparve come un grande occhio, e è
stato chiamato il ‘l'occhio di Horus' dagli egiziani. Le
incrinature intorno questa caratteristica sono rilevabili
nella forma del geroglifico rappresentante ‘l'occhio di
Horus.' Quest'avvenimento era anche l'origine dell'occhio
unico dei Ciclopi ricorrente nella mitologia greca,
che erano conosciuti come i lavoratori di ferro.
Alla fine di ogni incontro, il nucleo solido di
precedente-Marte usciva completamente dal pianeta e cadeva
in una orbita più bassa, più veloce intorno alla Terra.
La sua velocità, relativa a
precedente-Marte fisso, era la fonte della sua
designazione come il Veloce , o il messaggero degli dei,
Mercurio. Allo stesso tempo, il “guscio” esteriore di
precedente-Marte ha iniziato a andare alla deriva verso
occidente. Dopo un'orbita intorno alla Terra, il nucleo
solido si è riunito alla sua litosfera e è stato come
descritto come passeggiando via a cavalluccio lontano
dalla Terra. Il nucleo solido è rientrato nel guscio una
volta lontano dall'influenza della marea della Terra.
Durante i prossimi quindici anni precedente-Marte ha
riacquistato la sua forma, e l'acqua persa dal suo
emisfero del nord è stato ridistribuita intorno al
pianeta nella preparazione per il prossimo incontro.
La
Separazione Finale
La
domanda sorge inevitabilmente quanto a come Marte sia
passato da un’orbita che ha attraversato quella della
Terra per oltre 3000 anni, fino a dove è adesso. La
spiegazione interessa molto perché spiega anche come
l'orbita di Venere è diventata infine circolare e
l'origine del pianeta Mercurio. La fine del periodo
Vedico è stata segnata dalla separazione finale di
precedente-Marte. Basato sulla data di Velikovsky della
morte di Romolo, valutiamo che questo sia accaduto intorno
al 687 A.C. A quel tempo qualcosa di diverso è successo a
precedente-Marte che ha causato lo scivolare dell’orbita
di oltre cinquanta milioni di chilometri dalla Terra, non
potendo più ritornare così vicino. Gli specialisti
nell'astrodinamica inizialmente hanno espresso la loro
incredulità circa la nozione di questo tipo di
cambiamento orbitale, pretendendo che la nuova orbita di
precedente-Marte dovrebbe ancora intersecare quella della
Terra. Ma, come con tutte le altre idee presentate qui,
mancano le informazioni fornite dalla conoscenza dai miti
antichi.
Sebbene
il nucleo di precedente-Marte si era riattaccato alla
litosfera in tutte le
occasioni precedenti, qualcosa di diverso accadde
alla fine . Il cambiamento nella lunghezza del mese
proprio a quel tempo, da 36 a 29,5 giorni, implica che la
Luna può avere interagito con una parte di
precedente-Marte mentre è stato separato. In qualche modo
il nucleo di ferro di precedente-Marte è stato deviato in
una direzione completamente diversa dalla sua litosfera.
Il risultato era che la litosfera andò alla deriva
esterna nel sistema solare ed il nucleo andò alla deriva
verso l'interno. In tale maniera quella conservazione di
energia ed il momento angolare furono mantenute. Dove sono
andati? La litosfera è crollata formando un corpo più
piccolo, solido sferico ed andato alla deriva fuori e
diventato il pianeta chiamiamo adesso Marte. La densità
bassa e la mancanza di un campo magnetico sono conformi
con questo scenario. Il nucleo è andato alla deriva nel
sistema interno immettendosi in un’orbita intorno al
Sole. Lo chiamiamo adesso
Mercurio. Proto-Venere ha interagito probabilmente
col nucleo come mosso ed esposto verso il Sole, perché
l’orbita di proto-Venere è adesso circolare, ed una
risonanza tra esso e Mercurio è stata documentata.
Fiduciosamente, un più sofisticato modello realizzato al
computer consentirà di comprendere maggiori dettagli
fisici circa lo scenario presentato qui come da un punto
di partenza. Nessun modelli esiste ancora perché nessuno
mai è venuto a cercare di capire
se questo interazioni cosmiche siano mai accadute.
(4)
La
bella Terra che conosciamo oggi non è esistita 12 mila
anni fa. Quella Terra antica era un luogo molto ostile e
pericoloso. Ma iniziando con la stabilizzazione della
Terra al tempo del più Giovane Dryas, seguito dagli
incontri cosmici durante il periodo Vedico, la Terra è
stato sicuramente preparata per l'umanità. La creazione
primaria è stato ovviamente cominciata da miliardi di
anni addietro. Ma la preparazione della Terra per l'umanità
è stato soltanto fatta 'ieri.' Che profonda ed eccitante
scoperta! (5)
Precedente-Marte
forma la Terra
Uno
delle idee più irresponsabili avanzate recentemente nella
letteratura popolare spaziale consisterebbe nel
terraforming di Marte, ovvero modificarlo per farlo
diventare simile alla Terra. Si tratta basilarmente di una
idea ridicola che l’umanità potrebbe trasformare un
pianeta intero da centinaia di milioni di km di distanza,
considerando che siamo stati incapaci a
modificare i grandi deserti della Terra, alcuni dei
quali sono addirittura adiacenti agli oceani! Ciò che
questi scrittori, veramente tutti gli scienziati sulla
Terra, non capiscono è che la Terra era stata resa viva
dall'infusione, su una scala planetaria, di tutta
l'atmosfera e di tutta acqua originalmente su
precedente-Marte, durante il periodo Vedico. Di
conseguenza, precedente-Marte è divenuto un osso ascitto
- malgrado le intense fenomenologie di marea accadute
soltanto alcune migliaia di anni fa. Gli scienziati, che
credono si tratti di eventi accaduti miliardi di anni fa,
meditano tuttavia la domanda di dove tutta l'acqua è
andata. Ironicamente, fa parte di ogni cosa vivente su
questa Terra. Sfortunatamente, chi propone il terraforming
di Marte penserebbe di usare l’acqua che si presume
essere presente nel permafrost marziano, giusto sotto la
superficie. L'enigma di "dove l'acqua è
andata?" è stato intensificato alla fine del 1998
quando il NASA ha utilizzato un altimetro laser Orbitale
rivelato che nella calotta del polo nord c’è solo un
decimo del volume di acqua minimo calcolato richiesta per
tagliare i grandi canali di uscita sulla sua superficie.
La recentissima sonda, Marte Odessy, ha trovato per
supposizione significativa acqua nascosta nella a circa 3
piedi sotto il suolo marziano nella zona di 55 latitudine
di gradi. Comunque, lo spettrometro di raggio gamma dà
soltanto una valutazione grezza dell'ammontare di idrogeno
in questo strato. Gli scienziati fanno la supposizione
enorme che questo è nella forma di acqua. Potrebbe in
realtà trattarsi di un composto completamente diverso o
il residuo fossile di milioni di radici di alberi, che
sono morti meno di 6.000 anni fa (6)
________________________________________________________________________________
(1)
Si tratta di una congettura interessante ma difficilmente
comprovabile. Tuttavia questa descrizione si armonizza con
le prove a favore di ciò che viene chiamato “Il Diluvio
Universale”. Pianeta Marte.net approfondirà questo
argomento in modo conciso. Per altre informazioni si veda
il sito www.narkas.org
(2)
Questo non è propriamente esatto, in quanto le prove a
favore della teoria evolutiva sono molto discutibili.
Tuttavia si tratta di una descrizione che contiene aspetti
meritevoli di una migliore comprensione. Anche questi
saranno ripresi a suo tempo.
(3)
E’ possibile spiegare questo in altro modo. Come detto
PianetaMarte.net approfondirà la relazione tra il Diluvio
Universale e eventuali fenomenologie extraplanetarie.
(4)
Occorre vedere se in fisica è concepibile un tale evento.
Inoltre se davvero il guscio di Marte è crollato, ciò
che appare oggi non può quindi aiutarci molto a capire il
passato del pianeta.
Anche questo sarà approfondito.
(5)
Che la Terra
abbia miliardi di anni è da dimostrare esattamente come
Marte. Inoltre occorrono maggiori dati oggettivi.
(6)
Che su Marte ci sia ancora acqua è da dimostrare in modo
definitivo. Che ci sia stata in passato è altamente
probabile. Ma la vita che sia iniziata su Marte è una
congettura molto discutibile e con pochissime prove a
favore.
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