Secondo l'opinione
del dr. J. Skipper, nella regione di Aram Chaos vi sarebbero alcuni
laghi e qualche piccolo fiume d'acqua liquida superficiale. Tale
opinione era abbastanza condivisa anche da altri ricercatori come
anche da Pianeta Marte.net (sempre con il dovuto riserbo).
Rimane ora il problema fondamentale: capire se ciò che i nostri
occhi credono di vedere corrisponda poi a quello che effettivamente
c'è in quella regione, ovvero l'acqua. Dopodichè dobbiamo capire se
tali presunte acque superficiali siano in fase di deflusso verso
l'interno, oppure se stiano emergendo dall'interno verso la
superficie, oppure se, almeno, siano in uno stato di stabilità
relativa.
Skipper ritiene che
le attuali acque superficiali sarebbero il residuo di un indefinito
passato, quando tutto il pianeta era ricco di mari, laghi e fiumi.
Egli afferma pure che il fenomeno delle acque che recedono sia
tuttora in corso. Su una cosa siamo praticamente tutti d'accordo: le
acque di Marte sembrano relegate quasi del tutto nel sottosuolo del
pianeta intero; persino la NASA è favorevole a tale deduzione,
tant'è vero che le rilevazioni satellitari hanno reso indizi
sufficientemente convincenti.
Ipotesi? Tra le più
suggestive inerenti Aram Chaos citiamo ancora il dr. Skipper e
l'Ing. Ennio Piccaluga. Skipper sostiene che su Marte esista una
forma di Civiltà Intelligente impegnata in qualche specie di
mega-opera di salvataggio planetario, allo scopo di mantenere almeno
un minimo di acqua in superficie. L'Ing. Piccaluga ritiene che
esistano resti di una antico complesso industriale dove, tra
l'altro, si produceva persino energia, forse nucleare.
La nostra opinione è
che, basandoci sulla sola disamina di immagini satellitari, non si
può certo pervenire a simili conclusioni in maniera tanto
"semplicistica".
Ciò nonostante, il
dr. Skipper sembrerebbe più convinto che la regione di Aram Chaos
abbia subito una trasformazione radicale: dove un tempo esisteva un
grande lago oggi esiste un terreno in fase di desertificazione e
progressivo inaridimento. Una situazione di recessione acquifera, la
quale andrà certamente a svantaggio della superficie, ma a vantaggio
della rete idrica sotterranea.
Infine, ciliegina
sulla torta, permane il consueto sospetto di qualche piccolo
"sabotaggio" nelle immagini riprese dalla Mars Global Surveyor. Che
dire al riguardo? Noi preferiremmo ragionare da un punto di vista di
"status", ovvero quello che si riesce comunque ad intravedere nei
fotogrammi MGS. In tal caso potremmo porre alcune domande:
-
Se eventuali
alterazioni volontarie ci fossero realmente quale scopo avrebbero?
-
Per nascondere quale
presunta "verità" scomoda?
Con tutta sincerità
riteniamo che le immagini MGS siano, così come si presentano, fin
troppo esaustive da permetterci di proporre altrettante ipotesi
affascinanti, senza necessariamente scomodare i "marziani" o chissà
cosa altro...
Quello che l'occhio
vede e che la mente elabora...
Finora abbiamo sposato alcune ipotesi di un ricercatore il quale scriveva così: "Che quanto
appare nelle immagini MGS di Aram Chaos (e non serve stare a fare
chissà quali ingrandimenti ed elaborazioni per cogliere un'infinità
di stranezze e di possibili - ed effettive - evidenze della presenza
di acque di superficie) sia incredibile e fortemente in contrasto
con quanto viene ufficialmente asserito, è dato ovvio ed evidente.
Ciò che - a nostro parere - è meno evidente è un'eventuale presenza
di strutture artificiali nella Regione (che non riusciamo
assolutamente a vedere, neppure nelle elaborazioni operate dal Dr
Skipper stesso); ciò che non ci convince è il fatto secondo cui Aram
Chaos, al pari di altre Regioni di Marte, presenti "acque
superficiali recedenti". Secondo noi, dati alla mano (e considerato
il riscaldamento globale che è certamente in atto su Marte - un
greenhouse effect davvero smodato), se davvero le acque superficiali
ci sono, allora dovrebbero essere "emergenti" e NON recedenti".
Effetto serra! Lo
stesso fenomeno di cui tanto parliamo a proposito del nostro
Pianeta. Per definizione cronologica, vorremmo rammentare ai nostri
Lettori che quanto scritto da J. Skipper e da Ennio Piccaluga hanno ampiamente preceduto ed anticipato le
ultime interessanti rivelazioni che la NASA ci regalò verso la fine
del 2006 sulla presenza di acqua in superficie!
Sembrerebbe un quadro tutto sommato coerente e credibile. E potrebbe
essere davvero così... Perciò, continuiamo con le parole del
ricercatore italiano: "Premesso e ribadito dunque che Marte è soggetto - ormai
da secoli (noi diremmo sin dal momento in cui iniziarono le prime
osservazioni dei suoi Canali) - ad un massiccio effetto-serra, come
le foto della Residual Cap e delle Regioni Polari e Presso-Polari
(nettamente recedenti) ci dimostrano (e come anche il Dr Skipper
stesso ha evidenziato in altri suoi articoli ed investigazioni) -
non ci pare esatto nè corretto teorizzare poi un qualcosa che va in
diretta opposizione con quanto comunemente e scientemente ritenuto
esatto (o, se non esatto, almeno "fortemente plausibile") e, di
conseguenza, accettato.
Se Marte si sta davvero "scaldando", allora - con ogni probabilità -
le sue (presunte) acque superficiali devono essere "acque
emergenti".
Se invece si tratta di acque superficiali recedenti, allora Marte
NON si sta riscaldando e l'effetto-serra è un'invenzione (come
un'invenzione o una frode dovranno anche essere le immagini che ci
mostrano le aree polari che recedono rapidamente di anno in anno)".
Resta allora
perfettamente in piedi la nota dolente di tutto il nostro bel
discorso:
Nessuna certezza! Le immagini della MGS sono accettabilissime
ma, quella che a prima vista sembrava acqua, in realtà non è detto
che lo sia veramente. Così, se quella non è acqua... cos'altro
potrebbe essere?
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