Articoli tratti da La Repubblica.it Il lancio della navetta era slittato per l'uragano Alex La missione, lunga 91 milioni di chilometri, durerà 7 anni Nasa, partito Messenger Destinazione Mercurio
ROMA - Dopo un rinvio di 24
ore causato dalle cattive condizioni del tempo, è stata lanciata in
orbita la sonda Messenger, destinazione Mercurio. La navicella ha
lasciato la base di Cape Canaveral, in Florida, alle 8,16 ora italiana,
a bordo di un razzo Delta II per una missione prevista di sette anni. Si
tratta della prima missione che, se avrà successo, permetterà
l'esplorazione di Mercurio. Il lancio della sonda Messenger era previsto
per ieri ma la Nasa l'aveva bloccato a causa dell'arrivo di Alex, una
tempesta tropicale che ha colpito la zona. Messenger effettuerà un
viaggio di 91 milioni di chilometri che durerà sette anni. (3 agosto 2004) Fine articolo Alla scoperta di Mercurio pianeta più vicino al Sole
ROMA - La navicella spaziale della Nasa
Messenger lanciata in orbita è pronta per svelare i misteri di Mercurio.
Ecco la storia e le caratteristiche finora conosciute del pianeta più
vicino al Sole. Nell'antica mitologia romana era considerato il Dio dei
commerci dei viaggi e dei ladri. Mentre gli antichi greci utilizzavano
due nomi per riferirsi allo stesso oggetto celeste: Apollo, come stella
del mattino, e Ermete, come stella della sera.
(Nota di Pianeta Marte.net: Apollo era una divinità solare ma non era
riferito a Mercurio). Mercurio è il pianeta del
sistema solare che possiede il moto di rivoluzione più rapido attraverso
il cielo. (3 agosto 2004) Fine articolo Per chi volesse seguire la missione Messenger potrà collegarsi direttamente al sito NASA qui linkato Qui possiamo visionare il programma della missione Messenger nelle sue tappe fondamentali, come la NASA indica: 3 agosto 2004 -- Lancio del
vettore con la sonda. Analogamente a Venus Express sorge anche qui una domanda legata alla scelta della rotta stabilita per raggiungere Mercurio. Come mai ci vogliono 7 anni per percorrere "solo" 91 milioni di km? Inoltre: poichè Mercurio, analogamente a Venere e Marte, transita periodicamente "vicino" alla Terra, non sarebbe stato meglio dirigere la sonda su un tracciato diretto, facendole impiegare così "pochissimo" tempo (mesi probabilmente)? Eppure la NASA (come l'ESA) ha optato, può darsi con buoni motivi, per un percorso decisamente più lungo. Forse questa scelta avrà ridotto certi costi sul veicolo spaziale, sulla quantità di combustibile necessari o altro ma, inevitabilmente, ci sono poi i costi per il mantenimento del controllo missione da Terra. Da ciò ne possiamo trarre due conclusioni:
Cosa dice la NASA sulla scelta di questo percorso orbitale? Lasciamo il giudizio ai Lettori fornendo questo link: Messenger NASA. Anche l'esplorazione di Mercurio riveste un'importanza davvero fondamentale, non solo per gli scienziati che cercano ulteriori elementi di conferma a favore dei modelli "tradizionali" sull'origine del sistema solare, ma anche per molti Ricercatori Indipendenti come noi (Pianeta Marte.net). Premettiamo tuttavia che il "misterioso" Mercurio non è più misterioso di quanto lo sia Venere o Plutone (oppure Marte...). Certamente ci sono molti aspetti di questo pianeta che devono essere chiariti ma, fortunatamente, essendo Mercurio abbastanza vicino, lo abbiamo potuto osservare attraverso potenti strumenti visivi (persino col il telescopio spaziale Hubble) e, almeno, con una sonda spaziale. Le domande che potremmo porre sono anche qui decisamente intriganti e affascinanti: anche Mercurio ha 4,5 miliardi di anni? è sorprendente ad esempio, come un pianeta più piccolo di Marte (ma più grande della Luna), possegga un campo magnetico residuo. Come è possibile che un pianeta più piccolo di Marte, e più grande della Luna, abbia la stessa densità della Terra, la massa quasi 20 volte inferiore a quella terrestre e la gravità quasi uguale a Marte? Come può un pianeta più piccolo di Marte possedere un nucleo così grande tanto da costituire quasi l'80% della sua totalità? E che dire delle faglie e dei corrugamenti di superficie? Mercurio ha subito una compressione oppure una decompressione e poi una leggera compressione? In sostanza Mercurio sembra quasi un nucleo planetario praticamente privo di mantello e crosta (a dire il vero ha uno strato esterno che lo ricopre come se fosse una specie di crosta). Il campo magnetico bipolare di Mercurio dovrebbe comunque esaurirsi dato che la sua rotazione è assai lenta e non v'è un "motore elettrodinamico" analogo a quello che sulla Terra genera il nostro campo magnetico. Ed è curioso notare come Marte, sebbene ruoti su se stesso in 24 ore circa (tanto quanto la Terra), sia sostanzialmente privo di campo magnetico globale. La missione Messenger sarà anch'essa fonte di appassionante indagine scientifica e ci auguriamo che possa procedere nel migliore dei modi. Ovviamente dobbiamo attendere pazientemente almeno fino al primo passaggio ravvicinato con Mercurio che avverrà nel 2008...
|
Sei il visitatore numero: |