�Se � vero che � vero, allora � vero. Se � falso che � vero, allora � falso. Se � vero che � falso, allora � falso. Se � falso che � falso, allora � vero�.

Oggi, 20 luglio 2009, ricorre il 40esimo anniversario dello storico atterraggio del Modulo Lunare �Eagle� sul nostro satellite. E, naturalmente, anche noi non potevamo di certo starcene in silenzio mentre tutti parlano di quegli straordinari giorni. Quello che ci rattrista � il constatare come la pedante e deplorevole diffamazione rivolta al Programma Spaziale Apollo non ne voglia sapere di cessare.

Chiss�, forse la responsabilit� andrebbe ripartita un po� a ciascuno di noi tutti, non tanto perch� Autori di tale scempio culturale, ma a causa del trascorrere del tempo e del susseguirsi delle circostanze, fattori che purtroppo ci hanno condizionato al punto da farci perdere il lume della ragione e della nostra stessa memoria individuale. Siamo vittime, divenuti passivi ed insofferenti verso quei mascalzoni che hanno saputo abilmente seminare il dubbio in un modo impietoso e sfacciato. Non solo le giovani generazioni dubitano che siamo stati davvero sulla Luna, ma persino un bel numero di spettatori che nel periodo 1969-1972 guardavano, sentivano e parlavano di quegli eventi facenti parte della cronaca narrata dai telegiornali di tutto il mondo.

Colpa della nostra credulit� e debolezza di carattere, colpa della nostra ignoranza, colpa della mentalit� umana stolta e perversa. L�uomo doveva solamente dimostrare di essere bravo ad andare sulla Luna e basta! Colpa del dio denaro e dell�inveterato amore per la guerra e le lotte fra popoli. Siamo tutti colpevoli di essere un pizzico marionette, privi di identit� personale, facilmente manovrabili nei nostri cervelli.

Dunque, era tutto falso! Sulla luna non ci siamo mai andati. E nemmeno su Marte: ci� che vediamo sono esclusivamente immagini di deserti terrestri pastrocchiate ad arte! Volevamo questo? Signori, eccoci accontentati!

Ecco in quale modo il dubbio distrugge e uccide, perch� semina il sospetto e ci mette l�uno contro l�altro su ogni cosa. Gli �astronauti� appesi a fili, le bandiere che sventolano al �vento� lunare, i LEM fatti di cartone, le ombre sconnesse, Neil Armstrong che mentre scende la scaletta gli cade una barra di illuminazione scenografica in testa e gli sceneggiatori che gli vengono in soccorso. Immagini di luoghi terrestri che �miracolosamente� si trasformano in paesaggi lunari.

Non ci sono parole! Congratulazioni e complimenti di vero cuore� P

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