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Partita il 26 novembre 2011 dalla Air Force Station di Cape Canaveral mediante
un vettore Atlas V (United Launch Alliance), la missione Mars Science Laboratory
è finalmente operativa a tutti gli effetti.
Dopo una trepidante attesa di otto mesi e una manciata di giorni il rover MSL
“Curiosity” è atterrato con successo sulla superficie marziana all’interno del vasto
cratere “Gale” tenendo conto che gli ultimi minuti sono stati effettivamente i più
angosicanti; non per nulla i tecnici NASA hanno definito l’atterraggio come “sette
minuti di terrore”.
Mentre i predecessori (Viking 1 e 2, Pathfinder, Spirit, Opportunity e Phoenix
Mars Lander) hanno effettuato degli atterraggi - diciamo - convenzionali, Curiosity
si è avvalsa di un sistema denominato “Sky Crane” il quale ricorda un cargo da
trasporto agganciato a un elicottero, un metodo mai sperimentato fuori dalla
Terra e che avrebbe potuto anche fallire proprio per l’estrema precisione richiesta
(si consideri l’impossibilità di gestire gli eventi in real time a causa della distanza
Terra-Marte).
Possiamo invece tirare un meritato respiro di sollievo perchè tutto è andato bene!
E dobbiamo senza ombra di dubbio esprimere un plauso meritatissimo per tutto
l’eccellente lavoro svolto da decine e decine di scienziati ed ingegneri i quali han
lavorato sodo per assemblare ogni singolo pezzo del rover e del “guscio” che lo
conteneva come pure verso il personale tecnico del controllo missione a Terra.
Per garantire il successo della missione va inoltre rilevato il pregio della ultra
tecnologica strumentazione di controllo a Terra basata su sofisticati sistemi
informatici (che forse ci sogneremmo di avere al posto dei nostri “rottami” a volte
obsoleti).
Curiosity, a differrenza degli altri rover e sonde atterrati con successo, dispone di
una mini centrale atomica studiata appositamente per mantenere in funzione tutti
gli strumenti di cui è dotata. Ciò dovrebbe garantire - in linea teorica - prestazioni
più stabili rispetto ai comunque ben collaudati sistemi di approvvigionamento
energetico a celle solari.
Prima immagine a colori durante l’atterraggio di
MSL Curiosity. Credits NASA/JPL
Una delle prime immagini del suolo marziano
riprese con una fotocamera Hazard-Avoidance.
Credits NASA/JPL
Una delle prime immagini del suolo marziano in
cui si può vedere il Monte Sharp distante circa
3,4 miglia. Credits NASA/JPL
Una delle prime immagini ad alta risoluzione
ottenuta con una fotocamera Hazard Avoidanc
la quale mostra il bordo di Gale Crater
Credits NASA/JPL
Sebbene è ancora prematuro esprimere le nostre prime considerazioni a caldo sulla natura del suolo e su eventuali peculiarità associabili ad attività
biologiche, siamo comunque ragionevolmente ottimisti sul futuro prossimo e su quanto la NASA comunicherà alla Comunità Scientifica Internazionale.
Con il nuovo aggiornamento del software alla versione R10 Curiosity potrà operare al meglio nell’esplorare Gal Crater. E’ chiaro che ci aspettiamo pure
opinioni contrastanti fra un Pubblici disinteressato, una buona dose di tesi complottiste e un’altrettanta dose di tesi anticomplottiste per controbattere le
prime, col il rischio di assistere alle solite “battaglie navali” utili a nessuno e di dubbio valore didattico.
Altre fonti per approfondire da www.link2universe.net
MSL/Curiosity Pre-Landing News
Conference and Rover
Communication Overview
Curiosity Lands on Mars News
Conference
Curiosity's Seven Minutes
of Terror
Curiosity Has Landed
Curiosity's Descent
Curiosity: Incredibile Video Ottenuto Durante La Discesa Nell'Atmosfera Marziana!
Curiosity: Nuove Immagini da Marte! Spettacolare Vista del Mt. Sharp!
Curiosity: Nuove Immagini e Dettagli da Marte!
Successo Curiosity: Ecco Le Primissime Immagini Dalla Superficie di Marte!
Il lancio di MSL Curiosity
(Credits NASA)
Il sistema Sky Crane per l’atterraggio di Curiosity (Credits NASA)
Time of Event Occurrence at Mars (PDT)
[10:10:45.7 PM] Atmospheric Entry
[10:15:04.9 PM] Parachute Deploy
[10:15:24.6 PM] Heat Shield Separation
[10:17:38.6 PM] Rover Separation (from Descent Stage)
[10:17:57.3 PM] Touchdown
Time Event Occurrence Received on Earth (PDT)
[10:24:33.8 PM] Atmospheric Entry
[10:28:53.0 PM] Parachute Deploy
[10:29:12.7 PM] Heat Shield Separation
[10:31:26.7 PM] Rover Separation (from Descent Stage)
[10:31:45.4 PM] Touchdown
Contrariamente a quanto sostenuto da alcuni blogger e commentatori appartenenti alle fazioni complottiste e anticomplottiste, il rover Curiosity non è
stato indirizzato a Gale Crater per impedire di conoscere qualche oscura verità del tipo “grandi foreste e invasi d’acqua liquida” da occultare alle masse,
come se al Pubblico gliene importasse più di tanto di sapere cose del genere. Basti pensare che qui in Italia le fasi finali dell’atterraggio di Curiosity non
le ha seguite praticamente nessuno dei grandi Mass Media nazionali. Possaiamo tranquillamente affermare che tanto le teorie del complotto quanto le
relative controparti anticomplottiste denotano semmai una consolidata patologia sociale irreversibile, la quale probabilmente offre ai rispettivi combattenti
una valvola di sfogo per le proprie frustrazioni esistenziali.
La scelta di Gale Crater è stata optata da parte NASA proprio per l’ìinteresse scientifico che questa vasta area riveste. Infatti si conoscevano già alcune
caratteristiche rilevanti di Gale Crater, per cui una esplorazione diretta mediante il rover Curiosity permetterà sia di confermare quanto già conosciuto che
di acquisire ulteriori dati probabilmente necessari a comprovare l’esistenza di forme di vita sia passate che (supponiamo) tuttora attive.
Un altro aspetto utile da ricordare è che Marte (contrariamente alle apparenze ed alle leggende piu o meno scientifiche) possiede un’atmosfera tutt’altro che tenue.
Naturalmente, da un punto di vista volumetrico, c’è meno aria che sulla Terra e questo per una evidentissima questione fisiologica: Marte ha una superficie planetaria
minore di quella terrestre. La differenza che invece dobbiamo capire sta fra la volumetria e la stratigrafia. Da ciò ne consegue che l’uso di un paracadute per far
scendere la MSL sarebbe stato più che ovvio, altrimenti l’intero guscio contenente il rover si sarebbe disintegrato!
Credits NASA/JPL per tutte e 5 le immagini
Credits NASA/JPL per tutte e 4 le immagini
ESPLORAZIONE
DI MARTE
Prima immagine a colori del suolo marziano nel
cratere Gale. Credits NASA/JPL
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